Speed Spitfire: lo Spit più veloce di sempre…O quasi

di Alessandro Orseniga
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Lo Speed Spitfire. Lo Spit più veloce di sempre...O quasi. Un articolo alla scoperta della variante da corsa del mitico caccia britannico della seconda guerra mondiale.

Lo Speed Spitfire prende il volo

Il 6 giugno 1938 altre cattive notizie giunsero dal continente. Lo Heinkel He 100 pilotato da Ernst Udet stabilì un nuovo record mondiale sfrecciando alla velocità di 634 km/h (394 mph). Tuttavia i contendenti britannici non si diedero per vinti. Lo sviluppo dello Speed Spitfire proseguì a gonfie vele e l’11 novembre 1938, per la prima volta e ancora senza la sua lucente livrea blu, lo Speed Spitfire si alzò in volo!

L’elica quadripala e il Merlin modificato, che ormai aveva raggiunto i 2100 hp, generavano un momento mostruoso attorno all’asse longitudinale dell’aereo, tanto da non poter usare mai la massima manetta al decollo a causa dell’eccessiva deviazione della traiettoria lungo la pista. Ciononostante, in volo, lo Speed Spitfire si comportava benissimo in confronto ai suoi contendenti da record, mostrando ottime doti di maneggevolezza che contraddistinsero tutte le varianti di questo caccia.

Prove d'accensione Speed Spitfire

Prove di funzionamento del motore, 1938, Eastleigh.

Non ci sono dati riguardo alla velocità raggiunta durante quel giorno, tuttavia è probabile che non fosse ancora ritenuta soddisfacente, dal momento che furono previste ulteriori modifiche. L’Air Marshall Sir Wilfre Freeman ordinò esplicitamente che in nessun modo si tentasse di battere il record a meno di una vittoria certa. Lo smacco sarebbe stato troppo grande se lo Speed Spitfire non ce l’avesse fatta.

Nuove modifiche

Una delle migliorie più significative previste per questo aereo da record era la sostituzione del radiatore convenzionale con un serbatoio di ebollizione. Questo dispositivo, invece che raffreddare l’acqua tramite l’aria, l’avrebbe fatta evaporare in un apposito contenitore, per poi condensarla e immetterla di nuovo in circolo nel sistema di raffreddamento. Tuttavia il sistema non si rivelò del tutto efficiente, dal momento che non tutta l’acqua evaporata riusciva ad essere riportata allo stato fluido. Per questo motivo, il vapore in eccesso era deviato in un condotto che lo espelleva dal fondo della fusoliera.

Il tutto sarebbe stato tarato in modo tale che lo Spitfire terminasse l’acqua di raffreddamento in coincidenza con i 60 imp gal di carburante stipati nel serbatoio. Questa modifica tuttavia non venne mai attuata, poiché gli eventi presero una piega irrecuperabile.

Battuto, ma non sconfitto

Un altro duro colpo venne inferto al progetto il 26 aprile 1939. Il Messerschmitt Bf 109 R (conosciuto anche come Me 209 V-1) pilotato da Fritz Wendell smentì ogni aspettativa, raggiungendo l’esorbitante velocità di 754,8 km/h (469 mph). Un altro record era segnato e, questa volta, c’era ben poco che lo Speed Spitfire potesse fare per superarlo.

Il progetto passò in secondo piano e l’attenzione dell’Air Ministry andò scemando: la guerra era alle porte e le priorità erano ben diverse dallo stabilire il record mondiale di velocità. Tuttavia, anche l’aereo da record britannico meritava la sua chance. Così, il 30 maggio 1939 il Flt Lt Harry Purvis, un navigato pilota del RAE di Farnborough, aprì il cupolino dello scintillante aereo blu, si mise ai comandi e diede il via alla procedura d’accensione.

Il record dello Speed Spitfire

Giusto il tempo di arrivare a regime, dopo aver lasciato che i meccanici inserissero le candele ad alte prestazioni, e lo Speed Spitfire tornava ancora in volo. L’aereo si arrampicava nel cielo limpido come mai prima e, arrivato alla quota di 3000 ft, Purvis livellò l’assetto di volo e diede tutta manetta. Lo Spit, rombando, iniziò a prendere velocità senza accennare a rallentare. I pochi minuti di carburante disponibili trascorsero  rapidamente e poco prima di rientrare, guardando la lancetta dell’anemometro, Purvis si accorse che questa segnava 408 mph, ovvero 656,6 km/h.

Lo Speed Spitfire quindi, non riuscí mai ad ottenere il record mondiale di velocità. La carriera di questo incredibile velivolo sembrava ormai al tramonto, quando una nuova opportunità incroció la rotta dello Spit.

Da aereo da record a ricognitore RAF

Speed Spitfire Bruxelles

Lo Speed Spitfire, esposto presso l’International Aeronautical Salon di Bruxelles. Per l’occasione, l’elica quadripala in legno venne sostituita con una scintillante tripala metallica e l’intero aereo fu minuziosamente tirato a lucido.

La guerra imperversava da ormai quasi un anno, quando lo Speed Spitfire fece ritorno alla Supermarine, dopo una breve permanenza nell’International Aeronautical Salon di Bruxelles. La Battaglia d’Inghilterra era nelle sue fasi cruciali e la RAF necessitava di ogni singolo aereo disponibile al combattimento. Cosí l’aereo da record della Supermarine venne riconvertito alla sua configurazione standard per essere poi assegnato alla Photographical Reconnaissance Unit di Heston.

Nel Novembre del 1940, ancora con la sua livrea blu, lo Speed Spitfire tornava a volare, questa volta munito di una camera da ricognizione F.24. Data la sua scarsa autonomia, é difficile stabilire l’entitá dei voli che questo Spit poté compiere. Tuttavia é certo che rimase operativo per svariati anni per poi essere, purtroppo, smantellato nel giugno del 1946.

Lo Speed Spitfire nella sua livrea operativa presso la RAF PRU.

Lo Speed Spitfire nella sua livrea operativa presso la PRU di Heston nel marzo del 1942. Si nota il numero di matricola originale, riapplicato sulla fusoliera, oltre all’aggiunta del ruotino di coda, precedentemente rimosso durante i tentativi di battere il record di velocità.

Speed Spitfire

Lo Spitfire blu in volo presso la sua nuova unità operativa. Si distingue il nuovo cupolino modello PR, lo standard del suo tipo.

Speed Spitfire

Speed Spitfire

Lo Speed Spitfire alla fine della sua carriera, fotografato a Benson nel 1946. Si distingue il diverso stile dei RAF Roundels (B Type) applicati su ali e fusoliera.

Lo Spitfire piú veloce…O quasi

Nonostante soprannome di questo aereo e l’alone di leggenda che lo circonda, lo Speed Spitfire non fu lo Spitfire piú veloce di sempre.

Introdotto nel tardo 1945, lo Spitfire Mk. 24, il piú avanzato della serie, disponeva di un motore Rolls-Royce Griffon 85 da 2120 hp che garantiva una velocità massima di 731 km/h a 7802 m di quota (454 mph a 26000 ft). Ciononostante é bene far notare che, in quegli anni, il progresso aeronautico fu cosí rapido che questi risultati non fanno assolutamente sminuire lo Speed Spitfire, pensando che, ben sei anni prima, aveva raggiunto una velocitá di soli 70 km/h inferiore con delle capacitá tecnologiche decisamente piú limitate.

Lo Spitfire Mk. 24 esposto presso il RAF Museum di Londra.

Lo Spitfire Mk. 24 esposto presso il RAF Museum di Londra.

Speed Spitfire: conclusioni

Speed Spitfire

Questo aereo, nonostante il destino avverso che lo colpí, racconta la storia di una sfida, per l’epoca, ai limiti dell’immaginabile, all’inseguimento di un record mai ottenuto, ma che permise di realizzare uno dei piú belli, nonché migliori aerei, mai creati.

Fonti
Fonti fotografiche

 

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