Per appassionati e non, le coccarde bianche rosse e blu che si stagliano in cielo sulle ali di un aereo sono il simbolo inconfondibile della Royal Air Force. Tuttavia, se osservate più attentamente, vi accorgerete che non sono tutte uguali: ne esistono di varie colorazioni, dimensioni e scopi. Se siete curiosi di saperne di più, non esitate a leggere questo articolo, per scoprire tutti i dettagli dei RAF Roundels!
Modellismo
L’RLM 76 ha sempre suscitato dibattiti e opinioni contrastanti, sia fra gli appassionati della Luftwaffe che, soprattutto, fra i modellisti. Si tratta di un azzurro, di un grigio chiaro, o addirittura di un beige? In questo articolo si cercherà di fare chiarezza riguardo alla vera colorazione di quella pallida sfumatura che durante la Seconda Guerra mondiale ha ricoperto la pancia degli aerei della Luftwaffe.
Personalmente sono un modellista abbastanza maniacale nella riproduzione di un velivolo e desidero che il risultato sia il più simile possibile all’originale. In questa sezione descriverò le ricerche che ho effettuato e la costruzione di un modello in scala 1:72 del Ta 152 H-1 “Verde 9”
Ovviamente, come un artista può realizzare una copia dal vivo, anche un modellista può essere aiutato se ha a disposizione il soggetto della sua creazione. Io non mi metto al pari di un artista, assolutamente, anche se, personalmente, penso che la grandiosità delle opere di alcuni artisti contemporanei sia piuttosto discutibile…Ma questo forse è dovuto al fatto che io non mi intendo di arte contemporanea. Bene: nel mio caso il soggetto che ho scelto non si può dire che sia esattamente in forma.
Rendere il proprio modello il più realistico possibile è l’obiettivo di ogni modellista. In questo tutorial vi illustrerò una delle tecniche migliori per ottenere una vasta gamma di effetti sul vostro e dare quel tocco di veridicità in più. Si tratta del filtro a puntini o puntinato.
Proseguendo la costruzione di Verde 9, il passo successivo è stata la costruzione del modulo del cannone automatico MK 108, montato direttamente dietro al motore. Questo passaggio, in termini di ricerca dei colori originari, è stato piuttosto immediato. Verde 4 infatti, durante le prime fasi di restauro, è stato in gran parte smontato e questo ha consentito di fare delle fotografie anche a questa parte, altrimenti solo parzialmente visibile.