Sichtschutzanstrich: così venivano chiamati all’epoca gli schemi mimetici della Luftwaffe. Questo archivio è realizzato per coloro che vogliono analizzare i veri documenti storici riguardanti queste verniciature. Nessuna riproduzione, nessun documento fittizio: solo diagrammi originali degli aerei tedeschi della Seconda Guerra Mondiale.
Luftwaffe
Vi siete mai chiesti cosa significassero quelle due coppie di lettere e numeri verniciate sulla fusoliera degli aerei tedeschi? Se siete curiosi di scoprirlo, questo è l’articolo giusto! Si tratta infatti di uno dei sistemi identificativi della Luftwaffe, largamente utilizzato nei reparti da bombardamento (Kampfgeschwader) durante tutto l’arco della guerra. Questo sistema identificativo è costituito da quattro caratteri alfanumerici, disposti a coppie separate dalla croce di ferro o Balkenkreuz, applicate su entrambi i lati della fusoliera del velivolo.
Sistemi identificativi della Luftwaffe – caccia e attacco al suolo
Nell’articolo precedente, sono stati trattati i sistemi identificativi impiegati dalla Luftwaffe per riconoscere i propri velivoli da bombardamento, ricognizione, trasporto, ecc… Ad eccezione degli aerei da caccia (Jagd) e da attacco al suolo (Schlacht). Il motivo è semplice: in queste due specialità il volo era molto più frenetico e movimentato, oltre alla frequente evenienza di imbattersi in aerei nemici. Si rese necessario dunque un sistema di riconoscimento molto più semplice ed immediato dei Verbandskennzeichen, che permettesse ai piloti di riconoscere in pochi istanti una potenziale minaccia.
In questo articolo ci occuperemo proprio di questo sistema alternativo, analizzandone le caratteristiche e mostrandone svariati esempi.
L’RLM 76 ha sempre suscitato dibattiti e opinioni contrastanti, sia fra gli appassionati della Luftwaffe che, soprattutto, fra i modellisti. Si tratta di un azzurro, di un grigio chiaro, o addirittura di un beige? In questo articolo si cercherà di fare chiarezza riguardo alla vera colorazione di quella pallida sfumatura che durante la Seconda Guerra mondiale ha ricoperto la pancia degli aerei della Luftwaffe.








Il Focke-Wulf Fw 190D-9, sebbene originariamente pensato come un caccia provvisorio, ideato nell’attesa dello sviluppo di nuovi velivoli con prestazioni superiori, risultò comunque un temibile avversario nei cieli d’Europa durante la fine del secondo conflitto mondiale.
Questo particolare modello, identificato come “Rosso 1” (W.Nr. 600424) , apparteneva allo Jagdverband 44: un piccolo reparto da caccia (infatti non è chiamato Jagdgeschwader, ovvero stormo da caccia) che operò sotto il comando dell’asso Adolf Galland.
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