Evoluzione e analisi degli schemi mimetici della Luftwaffe
Avendo quindi chiarito il perchè di una così ampia gamma di mimetiche, possiamo entrare nel vivo dell’argomento, analizzando i vari schemi mimetici della Luftwaffe. Tenete sempre a mente che, per i motivi appena descritti, le mimetiche qui riportate sono quelle più frequenti e maggiormente utilizzate, ma le eccezioni, come accade in questi casi, sono sempre in agguato.
Diagramma degli schemi mimetici
Diagramma dei colori mimetici
Il seguente diagramma mostra invece i colori utilizzati nei vari contesti per mimetizzare i velivoli nel corso della guerra. In questo caso, qualora un colore non sia più presente in un dato anno, significa che il suo impiego risulta assente.
Legenda
- F schema per soli caccia
- B schema per ogni velivolo, ad eccezione dei caccia
- F/B schema per ogni velivolo
- ? colore o schema incerto
Caccia diurni
Livrea in RLM 02
La prima verniciatura adottata dalla Luftwaffe non si puó definire esattamente mimetica. Si tratta infatti di un’uniforme copertura in RLM 02, sia sulle superfici superiori che inferiori. Questa prima versione di RLM 02 potrebbe essere leggermente piú chiara di quella utilizzata durante la guerra, ma si tratta di supposizioni non del tutto confermate. Infatti, durante il 1935, la denominazione RLM 02 non era ancora stata introdotta e sia questo colore che il futuro RLM 63 venivano usati indiscriminatamente. Essendoci inoltre molteplici produttori di vernici aeronautiche è difficile stabilire se i primi velivoli fossero effettivamente verniciati nel futuro RLM 02 o in una sfumatura di grigio simile, ma non identica.
Per scopi illustrativi, il diagramma presente in questo articolo indica come colore l’RLM 02, ma bisogna tener presente che, almeno fino al 1936, furono sicuramente impiegate colorazioni leggermente diverse.
Questo tipo di livrea era applicata indifferentemente ad ogni tipo di velivolo non idrovolante. L’impiego di una simile verniciatura é giustificato dall’assenza di una reale necessità di rendere i velivoli meno visibili, dal momento che nel 1935 la Luftwaffe non era ancora mai stata impiegata in conflitti armati.
Livrea in RLM 02 con porzioni prive di verniciatura
Contemporaneamente, diversi velivoli venivano verniciati solo parzialmente in RLM 02, lasciando alcune parti prive di verniciatura (ovvero ricoperte solo con tinture trasparenti protettive). Questa usanza, apparentemente, non è mai stata prescritta da alcun documento scritto. Risulta quindi piuttosto difficile stabilirne uno schema specifico, dal momento che le parti verniciate potevano essere le più disparate. La scelta di non ricoprire alcune componenti è infatti dettata solamente da motivi economici o, in alcuni casi, dal puro buon senso. Molti dei velivoli che mostrano questa livrea sono infatti dei prototipi, destinati quindi a non avere mai un impiego operativo oppure ad essere sottoposti ad altre modifiche. Impiegare tempo e denaro nel verniciarli sarebbe stato controproducente.
Prima di passare al prossimo schema mimetico è bene far notare come le suddette parti non verniciate, sebbene abbiano un aspetto metallico o quasi argenteo, non siano verniciate in RLM 01 Silber. Quest’ultima infatti è una vernice vera e propria e non corrisponde semplicemente ad una qualunque porzione del velivolo di aspetto metallico. Per saperne di più, si può dare una lettura al paragrafo ad essa dedicato.
Schema mimetico RLM 70/71/65
Grazie all’esperienza ottenuta con la Guerra Civile Spagnola e ad una maggiore differenziazione dell’uso dell’aeronautica militare, nel 1938, con la pubblicazione da parte dell’RLM del L.Dv. 521/1 (Luftwaffen Dienstvorschriften 521/1) furono introdotte nuove colorazioni e nuovi schemi mimetici. In particolare, il vecchio schema 61/62/63/65 venne sostituito dal più semplice 70/71/65. Secondo quanto prescritto dal L.Dv. 521/1, il nuovo schema mimetico doveva essere applicato a tutti i velivoli ad eccezione di quelli ad uso marittimo. Ciò significa che, all’epoca, sia i caccia che tutte le altre tipologie di aeromobili (sempre ad eccezione di quelli marittimi) possedevano ancora lo stesso principio di mimetizzazione terrestre e aerea.
I motivi per i quali apparve questo nuovo camuffamento sono molteplici. Innanzitutto, il passaggio da quattro a tre colori permise una maggiore rapidità di applicazione. In secondo luogo, il cambiamento delle sfumature utilizzate permise di creare quello che si può definire uno “schema da superiorità aerea”. Con questo si intende che l’impiego della Luftwaffe come una forza armata a sé stante, e non più come semplice “artiglieria volante” a supporto dell’esercito di terra, richiedeva delle livree che si adattassero allo scopo.
I nuovi colori
Osservando nel dettaglio il nuovo schema si notano i motivi geometrici che contraddistinguevano anche il precedente. Tuttavia le superfici superiori appaiono di colori molto più scuri (RLM 70 e 71), denominati infatti entrambi Schwarzgrün: verde-nero. Le superfici inferiori, apparentemente, sembra non abbiano subito variazioni. Rimasero infatti verniciate in RLM 65. Bisogna però far notare come questa sfumatura dell’RLM 65 sia possa essere leggermente diversa da quella del 1936, e più tendente al grigio (RLM 65 v. 1941). Dall’edizione del 1938 del L.Dv. 521/1 a quella del 1941 è infatti certo che questo colore abbia subito delle modifiche, come si può attestare dai campioni contenuti nelle Farbtontafeln di questi documenti.
Varianti
Sebbene questo nuovo schema risultasse piuttosto efficacie su velivoli di grandi dimensioni, i risultati ottenuti sui caccia furono, al contrario, abbastanza scarsi. Il problema non era dovuto alla colorazione, quanto piuttosto all’applicazione del camuffamento. Infatti, i fianchi della fusoliera quasi interamente verniciati con una colorazione così scura risultavano troppo visibili in cielo, rendendo l’intero aereo troppo evidente.
Per questo motivo l’area della fusoliera destinata all’RLM 70 e al 71 venne drasticamente ridotta fino ad occupare una sottile striscia situata sul dorso del velivolo. Sulla porzione lasciata libera dall’RLM 70 e dal 71, questi vennero sostituiti con l’RLM 65, più chiaro e appositamente pensato per confondersi con il colore del cielo.
12 commenti
Sempre interessantissimo! E dettagliato!!
Grazie mille cara Lina, mi fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto!
gran lavoro, grazie!
Grazie a lei!
Ciao anche io sono un modesto modellista e sono molto interessato al tuo articolo. Vorrei chiederti se di hai una copia cartacea o in pdf dell’articolo per poterlo leggere senza cecarmi davanti allo schermo del computer.
Caro Edoardo,
Mi fa piacere che tu sia interessato all’articolo. Purtroppo non ho un file in PDF, poichè gli articoli sono realizzati e pubblicati direttamente online. Ti consiglio eventualmente di salvare la pagina web e di stamparla se sei più comodo a leggere su carta.
Saluti
Alessandro Orseniga
Ciao Alessandro,
mi permetto di disturbarti per un dubbio. Sto progettando la colorazione di un Mistel S1, in particolare del prototipo “Beethoven” che combinava uno Ju 88A-4 e un Bf 109F-4 (CI+MX). Sul primo credo di andare a botta sicura con lo schema mimetico geometrico “classico”: 70, 71 e 65 in pancia. Sul secondo invece ho qualche dubbio, ma sarei orientato su 02, 74, 75 e 76, con uno schema camo geometrico sulla striscia alta della fusoliera con 74 e 75, il 76 sulla “pancia” e il classico dot sfumato con 02 e 75 a unire le due parti sui lati della fusoliera. Oltre che su questa seconda colorazione e rispettivo schema, il dubbio riguarda anche ogiva ed eliche e qui brancolo nel buio. Da alcune immagini che ho preso come reference (tratte da “Luftwaffe Mistel composite bomber units” di Forsyth – Osprey), il colore risulta molto più scuro di quelli utilizzati per la colorazione di ali e fusoliera; non mi azzardo a dire che sembra nero… ma sembra nero. Hai qualche dato a riguardo? Ti ringrazio anticipatamente.
Caro Emanuele,
Non mi disturbi affatto, anzi, mi fa piacere ricevere dei commenti educati e ben scritti come il tuo. Ti chiedo inoltre scusa per il tempo impiegato nel risponderti.
Per quanto riguarda le colorazioni del Mistel S1 di cui parli, direi che hai ipotizzato più che bene! Osservando le fotografie dell’apparecchio in questione sono d’accordo con te sull’ipotesi di uno schema in RLM 70/71/65 per lo Junkers Ju 88. Per il Messerschmitt Bf 109 F-4, come hai giustamente notato, anche io opterei per uno schema RLM 74/75/76 (in particolare l’RLM 76 v.1 (1941), ovvero la sfumatura più azzurra). Riguardo al “motivo” a chiazze sfumate sulla fusoliera, questo dovrebbe comprendere anche l’RLM 74 oltre al 75 e allo 02 secondo lo schema standard. Questo fatto si può anche notare dalla presenza di almeno tre tonalità di chiazze differenti che si nota osservando le fotografie del velivolo.
Passando alle eliche: le pale di entrambi gli aerei erano verniciate in RLM 70, come è testimoniato dai L.Dv.521/1 del 1939 e del 1941. Per le ogive, invece, è necessario fare un discorso differente. Come hai notato dalle fotografie, entrambi i velivoli presentano tonalità piuttosto scure, quasi nere. Purtroppo però conosciamo con relativa esattezza il colore dell’ogiva del solo Bf 109: in base al documento di fabbrica 8-109.116 infatti, l’ogiva sarebbe dovuta essere verniciata in RLM 70.
Bisogna tenere presente che l’ogiva dei caccia monomotore è forse uno degli elementi maggiormente soggetti a “personalizzazioni” attribuite ai reparti operativi, tuttavia (fortunatamente per noi) in questo caso non appare nessun segno di tali alterazioni.
A questo punto, confrontando la tonalità dell’ogiva del Bf 109F-4 con quella dei rispettivi componenti dello Ju 88A-4, possiamo notare come nel secondo caso questa appaia leggermente più scura. Questo. almeno dal mio punto di vista, mi porterebbe a dire che nel caso del Bf 109 il colore dell’ogiva è l’RLM 70, nel caso dello Ju 88 è l’RLM 22, cioè nero.
Inserisco qui sotto un’immagine per evidenziare meglio questo particolare.
Spero di poterti essere stato d’aiuto! Se volessi farmi sapere il tuo parere, o se avessi altri dubbi, scrivi pure liberamente.
Grazie ancora per aver scritto.
Cordiali saluti,
Alessandro Orseniga
Grazie mille a te per la risposta super dettagliata! Tutto estremamente chiaro. Altro dettaglio che ho dimenticato nel commento precedente: abitacolo 66 e parti interne 02, ti sembra corretto?
Caro Emanuele,
Di niente, mi fa solo piacere! Comunque per abitacolo e parti interne è corretto ciò che dici: RLM 66 e 02 rispettivamente.
Cordiali Saluti
Alessandro Orseniga
Alessandro, vedo solo ora il sito. Veramente ben fatto, chiaro e utile. Bravo!
Caro Michele,
Grazie mille per il tuo commento, sono felice che il mio sito ti piaccia e possa esserti utile!